Sono il parroco di Sant’Antonio Abate in Palestrina dalla prima domenica di Novembre del 2016. Mai avrei pensato di vivere questa esperienza al “carmine” come viene chiamata la parrocchia di Sant’Antonio, perché essa era retta dai Padri Carmelitani, che però nel 2016 hanno lasciato la diocesi e mons. Sigalini, allora vescovo di Palestrina, ha dato a me questo incarico.
Mi chiamo Enrico Pinci, sono nato a Cave qualche anno fa, nel secolo scorso, nel 1953. Dopo la preparazione nel seminario di Palestrina e Anagni, ho terminato gli studi teologici alla Pontificia Università Lateranense a Roma. Sono diventato sacerdote nel Luglio 1979 a Cave nella mia parrocchia di Santo Stefano, per l’imposizione delle mani da parte dell’allora vescovo prenestino mons. Remolo Spallanzani.
Ho vissuto con gioia il mio sacerdozio in Olevano Romano, la Forma di Serrone, Cave, San Cesareo, Gallicano nel Lazio e, come detto, dal 2016 a Sant’Antonio Abate in Palestrina.
Ho sempre pensato che l’amicizia con i parrocchiani è la strada maestra che ci porta a Gesù, la devozione alla Madonna un aiuto per tutti i momenti della vita.